La Piera mi dice che non esce, se non quanto vien qua da noi, per sentir messa o per altre occorrenze; et il ragazzo qualche volta va fino da i SS.ri Bocchineri a pigliar le lettere, nè si trasferisce altrove, perchè, oltre al fuggire i sospetti del male, è ancora deboluccio e di più pieno di rogna, aquistata nello ospedale, et hora si attende a medicarla con qualche untione che io gli vo facendo. Nel resto procuro che restino provvisti nella maniera che V. S. potrà vedere in questo scartafaccio(235) che gli mando, ove fino a qui ho notate le spese fatte, et anco l'entrata havuta per questo effetto, la quale se bene è più che la spesa parecchie lire, io ho presa sicurtà di spenderla per bisogni mia e di Suor Arcangiola; sì che si può dire che siamo del pari, et da qui avanti farò libro nuovo. L'altre spese che si son fatte doppo la partita di V. S. sono:
d. 17 1/2 al Sig.r Lorenzo Bini per il fitto della villa(236);
d. 24 in quattro paghe a Vincenzio Landucci, e lire 6. 13. 4 di spese fatte per la paga di Febbraio(237); e di tutti ne tengo le ricevute;
d. 25 presi io per accomodarne Suor Arcangiola, come V. S. sa(238);
et altri d. 15 fui necessitata a pigliare, acciò ella potessi finir il suo benedetto uffizio, il quale è condotto con l'aiuto di Dio e di V. S., chè, senza questo gran sollevamento, non era possibile il tirarlo innanzi; et anco le monache si sono dimostrate assai sodisfatte, perchè, con le amorevolezze di V. S. e con l'havere supplito con danari, si sono ricoperte molte malefatte, o magagne che dir vogliamo.
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