La nostra sanità sta in questo grado: ogni giorno di Fiorenza si mandano al lazzeretto un numero o di 10 o 12 o 15 o 18 malati, ma rare volte si arriva a 18; li morti sono (dico in Firenze) hora uno, hora due, hora tre, et hora 4 il giorno, et qualche volta nessuno; a 5 non si è arrivato mai, che io sappia, et rarissime volte a 4, et communemente sono uno o due o tre il giorno. In questo contado ci è qualcosetta di male, ma non gran cosa, et qualcosa è in Poggibonzi, dove si trova il S.r Can.co Cini a sopraintendere. Il resto dello Stato sento che è sano. Il male, che fino a hora è stato così velenoso che pareva senza remedio, hora pare che cominci a cedere a' medicamenti, essendo al lazzeretto persone che guariscono. Séguita la clausura delle donne, di quelle però che non possono andare nella propria sua carrozza. Li contadini non si ammettono in Fiorenza, fuori di quelli che non portano roba da gabellare; et si continuano et si introducono nuovi buoni ordini. Sabato si condurrà solennemente in Fiorenza la miracolosa Madonna dell'Impruneta, et si faranno processioni et altre devotioni per placare l'ira d'Iddio, il quale ci perdoni a tutti, et guardi V. S. Et le bacio le mani.
Di Fiorenza, 18 Maggio 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Il male, nelle case de' nobili, non si fa più sentire.
Oblig.mo Parente et Ser.reGeri Bocchineri.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei.
Roma.
2512**.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Roma.
Brescia, 19 maggio 1633.
Bibl. Naz.
| |
Fiorenza Firenze Poggibonzi Can Cini Stato Fiorenza Fiorenza Madonna Impruneta Iddio Fiorenza Parente Bocchineri Galileo Galilei Roma
|