È poi piaciuto al Sig.r Mario Guiducci di scriverle in questo proposito(254) quel che gl'ha dettato l'amorevole animo suo; e così V. S. ancora ha voluto qualificare questa mia lettura com'è paruto alla sua cortesia. Io glie ne rendo gratie, e così faccio ancora dell'avviso datomi, che le sue cose comincino a pigliare buona piega; che sebene ho sempre tenuto che dovessero passar benissimo, in ogni modo la certezza che da lei n'ho havuta, mi è stata di particolare consolatione. Me ne rallegro con V. S. non volgarmente, e prego il Signore Dio che la prosperi quanto desidera.
Firenze, 21 Maggio 1633.
Di V. S.
[vedi figura 2514.gif]Sig.r Galileo Galilei etc.
Fuori: All'Ill.reet Ecc.mo Sig.reIl Sig.r Galileo Galilei.
Roma.
2515*.
NICCOLÒ CINI a GALILEO in Roma.
Poggibonsi, 21 maggio 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 188. - Autografa la sottoscrizione.
Molt'Ill.re S.r et P.ron mio Oss.mo
Il Sig.r Geri Bocchineri m'ha favorito ogn'ordinario di darmi nuove di V. S., che è quanta consolatione ho havuto ne' travagli in che mi trovo, di sollitudine e di negotii fantastici, fastidiosi e pericolosi, come sono questi di soprintendere ad accidenti di contagio(255); de' quali non gli parlerò per adesso, per non gli amareggiare il contento in che si trova per il migliore stato e posto in che sono hoggi le cose sue, e per non gli tor l'animo, quando sia spedita, a venirsene a Firenze, anzi a far questo favore a me d'avisarmi quando sarà il suo ritorno, perch'io possa servirla in questo luogo, rivederla, goderla e metterla in alloggio sicuro, sì come io le offerisco.
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