Tutti del parentado stiamo bene, et unitamente con Alessandro(262) bacio le mani a V. S., et le preghiamo felicità.
Di Fiorenza, 26 Maggio 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOblig.mo Parente et Ser.re
Geri Bocchineri.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Roma.
2520*.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Roma.
Brescia, 26 maggio 1633.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXX, n.° 29. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.re e P.ron mio Col.mo
Ho parlato al Sig.r Arisio per la pensione di V. S. molto Ill.e, quale mi dice che ha scritto più volte a V. S. e che vorrebbe aggiustarsi, ma che non ha mai hauto resoluzione; adduce le calamità di questi paesi di peste e di guerra, e che non è possibile pagare tanto, e che vorrebbe ridurre la pensione a qualche termine honesto, e che pagarebbe. Io l'ho ricercato che paghi a V. S. di presente almeno quel tanto che lui giudica necessario per sgravio di sua coscienza, chè poi io mi sarei interposto a trattare accomodamento. Mi ha risposto che lo farebbe, quando io havessi commessione da lei di ricevere il dinaro, overo ordine lui di pagarmi; et havendoli fatto instanza di dichiararsi che somma pretende di scemare, non ha voluto determinare cosa alcuna, ma in generale che non è possibile pagare tutta la pensione. Credo però che si ridurrà a pagare prontamente quarantacinque scudi al più; e se V. S. mi ordina che si concluda cosa nessuna intorno a questo particolare, farò quello che lei mi comandarà: e penso che si possa farli questa agevolezza, per quanto ritrovo e provo ancor io nei miei interessi.
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