Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 191. - Autografa.
Molt'Ill.e Sig.e mio Oss.mo
Posposta ogni considerazione dell'honore ch'io riceverei della sua persona in questa casa, s'assicuri che l'ardire che ho preso nell'invitarla, principalmente depende dal poterla quanto prima ridurre a i desiderii ed alla vicinanza di tanti suoi amici e servitori, che impazientemente stanno attendendo il suo ritorno: senza che, non tengo questa patria di cielo men salubre di Roma; al che anco aggiungo la consolazione ch'ella potria ricevere dall'intendere un po' pių dappresso le nuove di Firenze, che forse, prive del solito augumento della fama, arrecheranno minor spavento.
La di V. S. pel Sig. Can.co Cini fu da me mandata al suo recapito; e si trattiene anco ne i nostri contorni per ridurre a fine la quarantena che ha cominciato in quei paesi, che hanno hauto una gran grazia da Dio in haver la sua assistenza. Mi rallegro infinitamente della poscritta che V. S. m'ha soggiunto; ed il termine promesso non l'impegna ne' caldi, che anco dalla stagione vengano pių del solito ritardati. Ritorno per tanto ad accettare ed a sollecitare la grazia ch'ella mi promette, nč altro gli posso promettere se non una servitų libera d'ogni soggezione ed assolutamente qual V. S. comanderā. E con fine le bacio devotamente le mani.
Siena, li 28 di Maggio 1633.
Di V. S. molt'Ill.
In Firenze da lunedė in qua son corsi tre giorni senza morti di contagio.
[vedi figura 2525.gif]S.r Galileo Galilei.
2526*.
MARIA TEDALDI a GALILEO in Roma.
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