Firenze, 28 maggio 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 194. - Autografa.
Molto Ill. et Ecc.mo Sig.r P.rone Colend.mo
Con mio grandissimo gusto e contento sento come V. S. E.ma habbia compreso il desiderio mio; e scuserà l'ignoranzia mia, se nel principio non lo seppi così bene dichiarare: adesso resto in ardentissimo desiderio di sentire l'ottenuta grazia, quale son sicura sia per sortire a V. S. E., sapendo quali sieno li meriti e favori suoi. Per tanto la prego che, subito ottenuta, me ne facci parte, e, come già li dissi, se ancho per Suor Serafina mia cara sorella ne potessi ottenere una simile, doppio sarebbe il favore e grazia: et se ci andassi spese alcuna, il che non so, mi farà grazia di spendere di sua borsa, et avisandomi subito a dove deva rimettere il denaro, chè io prontamente lo farò, chè non conviene che chi dà brigha dia spesa.
Circha al male contagioso, è migliorato talmente, che più presto un poco di residuo si può addimandare che propriamente male, et hieri pure non andò più che uno al lazzeretto: e questo lo riceviamo per miracolo e gratia ricevuta dalla Santissima Madonna dell'Impruneta, quale fu da' SS.ri della Sanità condotta in questa città a tutte loro spese, con molta pompa e festa. Quale arrivò sabato mattina ad hore 9, sendo alloggiata la notte antecedente nella chiesa di S. Gaggio, accompagnata sempre da cavaleggieri; et arrivata alla città, si posò fuori di porta sur un bellissimo palcho, e fu ricevuta da Monsig.r Arcivescovo, il Clero del Domo, S. Lorenzo, et altre fraterie e compagnie, e da S. A. S. insieme con tutti Principi, Madama, e Principesse e Magistrati: e nell'entrata che fece tirorno le fortezze, e così pricissionalmente andorno al Carmine, e di là a S.a M.a Novella, a dove si fermò per tutta la notte seguente.
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Colend Suor Serafina Santissima Madonna Impruneta Sanità S. Gaggio Monsig Arcivescovo Clero Domo S. Lorenzo Principi Madama Principesse Magistrati Carmine Novella
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