La domenica mattina, con la medesima processione di Prelati e Principi et altri, andorno alla Nunziata, e di là al Domo, a dove fece la seconda posata per tutta la notte seguente. Il lunedì mattina con l'istesso ordine fu condotta a S.a Croce, dove si fermò fino ad hore 21, che a detta hora con l'istessa processione fu condotta a S.a Felicita, tirando per la Costa a S. Giorgio et alla porta, con suono d'arteglierie. Fu da Monsig.r Arcivescovo benedetta la città, si partì, et ad hore 2 di notte entrò in S. Matteo in Arcetri, e di là seguitò il suo viaggio all'Impruneta. E per tutte le strade della città, a dove passò, furno fatti bellissimi apparati, con gran quantità di torce et altri lumi, altari, fonte et altri adornamenti; et imparticolare la casa di V. S. E. su la Costa feciono bellissimo apparato, con bello altare drento alla porta, fonte, con molte belle invenzioni(267).
Quanto a mio fratello, si finì con l'aiuto di Dio il piato d'inopia(268), e fu consegnato alla Sig.ra Cassandra sua consorte la casa, insieme con tutte le masserizie che vi sono drento, per d. 1650, sì che detta Sig.ra Cassandra resta creditora di d. 350, per li quali potrebbe ferire il podere di Ganbassi, consegnato al Mariani.
Quanto alla Lucrezia, se ne sta tutta via in villa col suo bambino, amata grandemente dal marito e servita, et non li mancha cosa alcuna; anzi la mia sorella mandò la sua fattoressa a visitarla in parto, quale fattoressa non può dire altro che ella sta sì bene e che è tanto ingrassata che non si riconosce, et il bambino è grassissimo.
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