Ultimamente non hebbi tempo a dirgli, come nel ritorno che fece da Firenze l'immagine della Santissima Madonna dell'Impruneta, venne nella nostra chiesa; grazia veramente segnalata, perchè passava dal Piano(282), sì che venne qui a posta, havendo a ritornar in dietro tutta quella strada, che V. S. sa, et essendo il peso di più di 700 lib., quello del tabernacolo et adornamenti; mediante i quali non potendo entrare nelle nostre porte, bisognò rompere il muro della corte et alzare la porta della chiesa, il che da noi si è fatto con molta prontezza per tale occasione.
Suor Arcangela(283) di S. Giorgio, doppo l'havermi più volte mandato a domandare di V. S. con molta instanza, mi scrive adesso facendomi un lungo cordoglio per la morte della sua Suor Sibilla, e mi prega che io preghi V. S., come fo, che gli faccia carità di far dir una messa per quell'anima all'altare di S. Gregorio, del che vorrebbe la certezza per poter star quieta, promettendo di non lasciar di pregar per V. S.
Adesso che ho ricordato S. Gregorio, mi è sovvenuto che V. S. non mi ha mai detto niente di haver ricevuto una ricetta che gli mandai per la peste(284). Mi è paruto strano, perchè mi pareva di havergli mandata una bella cosa, e dubito che non(285) sia andata male. E qui, facendo fine con salutarla caramente per parte delle solite, prego Nostro Signore che gli conceda la Sua santa grazia.
Di S. Matteo in Arcetri, li 4 Giug.o 1633.
Di V. S. molto Ill.reFig.la Aff.ma
Suor M.a Celeste.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r Padre mio Oss.mo
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