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      2544.
     
      GIOVANNI CIAMPOLI a GALILEO in Roma.
      Montalto, 14 giugno 1633.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 209. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Oss.mo
     
      Il longo silentio di V. S. mi tiene troppo inquieto, nè posso persistere con l'animo così sospeso. Gli affetti della mia mente pendono dallo stato de' suoi negoci. Non ho in Roma chi mi dia raguaglio di V. S., però la prego ad essermi in ciò più liberale.
      Il nostro D. Benedetto sarà qui fra pochi giorni(293): s'uniranno i nostri desiderii in bramar la presenza e la virtuosissima conversatione di V. S., alla quale bacio con ogni affetto le mani.
     
      Mont.to, 14 Giugno 1633.
      Di V. S. molto Ill.e et Ecc.ma
     
     
      Non amo così poco il S.r Galileo, ammirato dalla fama, che io possa soffrire un silentio sì lungo senza gelosia inquieta. Continuo a vivere con salute e con quiete; e lo studio è la miniera de i diletti su questo monte, dove vorrei piantare un boschetto di lauri, che riuscissero cari alla gloria. La supplico a reverire in mio nome l'Ecc.mo S.r Ambasciatore.
     
     
      S.r Galileo G. Roma.
      Dev.mo Ser.reGio. Ciampoli.
     
     
     
      2545*.
     
      GOFFREDO WENDELIN a MARINO MERSENNE [in Parigi].
      [Bruxelles], 15 giugno 1633.
     
      Bibl. Nazionale in Parigi. Fonds français, Nouvelles acquititions, n.° 6205, pag. 20. - Autografa.
     
      .... Caeterum cum eodem illo Patre(294) simul hoc agebam, cuius non sine horrore admonuisti nos heri, dum Galilaei tantum non perniciem suggessisti (et is propter solam istam opinionem tantum periculi invenit?). Loxiam(295) meum, denuo ac in triplum auctiorem proditurum, ostendebam, observationibus longe pluribus iisque antiquissimis instructiorem, obiterque de motu telluris (cuius me assertorem professus semper sum etiam coram Eminentissimo Cardinali de Balneo(296)) verba faciebam, confirmando ex ipsis Sacris sacrae linguae disertis oraculis, nisi et festinatio discessus et simul Galilaei recordatio me raperent, tibi, antequam quidquam edam, hîc communicandis.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





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