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      Io tornai all'hora a pregarla di nuovo humilmente a usar della sua solita pietà verso l'età grave di 70 anni di questo buon vecchio, e verso ancora la sua sincerità: ma mi accennò di creder che non si potrà far di meno di non lo relegar almeno in qualche convento, come in S.ta Croce, per qualche tempo; ma che non sapeva ben per ancora quel che fusse per risolvere la Congregatione, la qual tutta unitamente et nemine discrepante caminava in questi sensi del penitenziario. Ben era vero che S. S.tà vuol che si dichiari, per fuggir gli esempi, essersi mitigata ogni pena in grazia del Ser.mo Granduca nostro Signore, perchè per questo veramente, et non per altro, se le son fatte e se le faranno tutte le facilità possibili.
      Io non ho referito altro sin hora al medesimo S.r Galileo che la prossima spedittione della causa e la prohibittione del libro, ma della pena personale non gliene ho detto niente, per non affliggerlo, col dirgli ogni cosa in un istesso tempo, et perchè anche S. B.ne m'ha ordinato di non gliene conferir per non lo travagliar ancora e perchè forse, col negoziare, si potrebbon alterar le cose; onde stimerei anche a proposito che di costà non gliene fusse avvisato cos'alcuna....
     
     
     
      2551*.
     
      ISMAELE BOULLIAU a PIETRO GASSENDI [in Parigi].
      Parigi, 21 giugno 1633.
     
      Dalla pag. 411-412 dell'edizione citata al n.° 1729.
     
      .... Quis exhaurire unquam poterit omnia illa quae quotidie nova se produnt? Antiqui Venerem infra solem semper currere asseverarunt et docuerunt, et omnes secuti sunt ad Copernici aetatem.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





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