Firenze, 23 di Luglio 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Aff.mo et Obb.mo
Mario Guiducci.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.r e P.ron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
App.o a Mons.r Ill.mo Arciv.o di Siena.
2597*.
VINCENZIO LANGIERI a [GALILEO in Siena].
Roma, 23 luglio 1633.
Bibl. Naz. Fir. Appendice ai Mss. Gal., Filza Favaro A, car. 52. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Oss.mo
Ritornō a Roma il lettighiero che servė V. S. fino alli cancelli, tutto mal contento per non haverla possuta pienamente ubbidire in proposito delli fiaschi di moscatello di Ronciglione, destinato dalla gentilezza di V. S. per regalo di questi Ecc.mi miei SS.ri, non l'havendo egli possuto havere da quell'hoste. LL. EE. nondimeno hanno gradito in estremo il pensiero amorevole di V. S., e mi hanno comandato che io ne la ringrazi, come fo, vivamente, ritornandoli in dietro qui inclusi li quaran[ta] giuli restituitimi dal medesimo lettighiero. E le fo devotissima reverenza.
Roma, li 23 Luglio 1633.
Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.maDevotiss.mo Se.re
Vincenzio Langieri.
2598*.
RAFFAELLO MAGIOTTI a GALILEO in Siena.
Roma, 23 luglio 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 310. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio S.
Nč il Sig.r Antonio(371) nč io potemmo rispondere in tempo a V. S., perchč la sua mi fu resa non prima che lunedė, sebene sempre gratissima poi che ci dā la meglio nuova che noi sappiamo desiderare, come della sua buona sanitā. Fra tanto č tornato il P. D. Benedetto, quale ha lasciato di visitar un amico(372) per meglio potere arrivar l'altro(373), et hora si vede privo della conversatione d'ambedua non senza grave cordoglio, e massime havendo inteso da me come sia parso mal agevole a V. S. partirsi di qua senza soddisfazione di vederlo.
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