Et di cuore bacio le mani a V. S., havendo veduto ogni volta tutto quello che V. S. ha scritto qua dello stato delle cose sue(400).
Di Fiorenza, 28 Luglio 1633.
Di V. S. molto Ill.reS.r Galileo.
Ser.re Aff.mo di cuoreAnd. Cioli.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Siena.
2607*.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Siena.
Arcetri, 28 luglio 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 214. - Autografa.
Amatiss.mo Sig.r Padre,
Mi maraviglio che V. S. sia stato un ordinario senza mie lettere, non havendo io lasciato di scriverle e mandarle al Sig.r Geri; e quest'ultima settimana ne ho scritte due, una sabato et una il lunedì. Ma forse a quest'hora gli saranno pervenute tutte, e V. S. resterà minutamente informata di ogni particolarità di casa, come desidera. Restava solo imperfetta la relazione del vino, il quale sentito dal Sig.r Rondinelli, con il suo consiglio si è travasato in un'altra botte per levarlo di sopra quel letto. Si starà a veder qualche giorno, e se non migliorerà, bisognerà vedere di contrattarlo avanti che si guasti affatto. Questo e quanto alla botte che già gl'havevo avvisato che cominciava a patire: l'altra, per ancora si mantiene molto buono.
Non ho mancato di preparar l'aloè per V. S., e fino a qui vi ho ritornato sopra il sugo di rose sette volte; e perchè di presente non è tanto asciutto che si possi metter in opera nelle pillole, gli mando per hora un girelletto di quelle che facciamo per la nostra bottega, nelle quali è lo aloè pur lavato con sugo di rose, ma una sol volta.
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