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      Non dimeno non credo che per una presa sola siano per fargli danno, havendo havuto qualche correzione.
      Quanto il Landucci(401) si dolga per la morte di sua moglie(402), io non posso saperlo, nè haverne altra relazione che quella che mi dette Giuseppo il giorno che andò, insieme con il S.r Rondinelli, a portargli li 6 d., che fu li 18 stanti; e mi disse che posò i danari su la soglia dell'uscio, e che vedde Vincenzio, là in casa lontano dalla porta assai, che mostrava di esser molto afflitto, con una cera di morto più che di vivo, e con lui erano li due figliolini, un maschio(403) e una femmina(404), che tanti e non più gliene sono restati.
      Godo di sentire, che V. S. si vadia conservando in sanità, e la prego a procurare di conservarsi col regolarsi particolarmente nel bere, che tanto gl'è nocivo, perchè dubito che il gran caldo e la conversazione non gli siano occasione di disordinare, con pericolo di ammalarsi e per conseguenza di differire ancora il suo ritorno, tanto da noi desiderato.
      La nostra Suor Giulia, maestra di S.r Luisa e sorella del Sig.r Corso, ha in questi giorni fatto alle braccia con la morte, et, ancor che vecchia di 85 anni, l'ha superata, contro ogni nostra credenza, essendo stata tanto male che si trattava di darle l'Olio Santo. Adesso è tanto fuor di pericolo che non ha più febbre, e si raccomanda a V. S. per mille volte, et il simile fanno tutte le amiche. Il Signor Iddio gli conceda la Sua santa grazia.
     
      Di S. Matteo in Arcetri, li 28 di Luglio 1633.
      Di V. S. molto Ill.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XV. Carteggio 1633
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 485

   





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