In colombaia sono 2 para di piccioncini, che aspettano che V. S. venga in persona a dar loro l'ultima sentenza. I limoni mostra ragionevole, se andranno innanzi; ma le melangole e melarance fecion pochi fiori, e di quei pochi ne sono andati innanzi pochissimi: pur ve ne è qualcuna.
Il pane che si compra per 8 quattrini è grande e bianco. La paglia per la mula si provvederà. Dello strame non bisogna farne disegno, perchè quest'anno è stato carestia d'erba, oltre dice la Piera che alla signora mula non gli sodisfà molto, e che V. S. si ricordi che l'anno passato ella se ne faceva letto per star più soffice. Adesso ha havuto un poco di male in bocca, perchè ha lo stomaco tanto gentile che dicono che il ber fresco gl'habbia fatto male, d[..] che la Piera è stata tribolata. Adesso sta meglio.
V. S. fece bene ad aprire la lettera della cortesissima Sig.ra Ambasciatrice, alla quale vorrei in ogni maniera mandar a presentare qualche galanteria insieme con il cristallo, quando si apriranno i passi. Il Sig.r Geri non è ancora venuto qui, sì che per hora non posso dir altro a V. S. se non che di molto gusto mi sono stati gl'altri avvisi che mi dà nell'ultima s[ua] circa gl'honori e sodisfazioni che riceve costì. E caramente la saluto, e prego Nostro Signore che la conservi.
Di S.Matteo, li 3 d'Agosto 1633.
Sua Fig.la Aff.maSuor M.a Celeste G.
2613*.
MATTIA BERNEGGER ad ELIA DIODATI in Parigi.
Strasburgo, 3 agosto 1633.
Bibl. Civica di Amburgo. Supellex epistolica Uffenbachii et Wolfiorum, Quart-Band XXXII, car.
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