Hanno di tutto questo mostrato contentezza, e mi hanno commesso che io la saluti in lor nome e l'esorti a stare allegramente.
Il Sig.r Pieralli mi ha risposto che tra dieci o dodici giorni al più ritornerà a Firenze, e sodisfarà prontissimamente al suo debito(420). In tanto le fa riverenza, sì come fanno tutti questi Signori; et io sopra tutti me gli ricordo obligatissimo servitore, e pregandogli felicissimo ritorno, le bacio affettuosissimamente la mano.
Firenze, 6 di Agosto 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDev.mo et Obblig.mo S.re
Niccolò Aggiunti.
2617**.
GERI BOCCHINERI a [GALILEO in Siena].
Firenze, 6 agosto 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 256. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Andai da Suor Maria Celeste, et venimmo finalmente in questo parere, che per usare modestamente della cortesia di V. S. noi le proponessimo la compra della casetta a spese la metà di V. S.(421) et la metà del S.r Vincenzio, al quale, perchè so ch'egli non ha denari, glieli presterò io, rimborsato che io sia di quelli ch'egli mi deve, atteso che mi dispiacerebbe infinitamente che V. S. et il S.r Vincenzio si lasciassero scappare questa occasione. Nè le ho fatta questa proposta se non per servizio suo et di suo figliuolo, perchè quando il S.r Vincenzio torni a Fiorenza, o V. S. volesse venir da sè ad habitare la casa, noi subito habbiamo disegnato di uscirne, nè habbiamo però un minimo pensiero di coabitare, anche perchè la stanza et la salita ci riesce sempre più incommoda.
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