Hebbi li 8 d. del vino venduto, che ne ho spesi 3 in 6 staia di grano, acciò che, come rinfresca, la Piera possa tornare a far il pane; la qual Piera si raccomanda a V. S., e dice che se si potesse metter in bilancia il desiderio che ha V. S. del suo ritorno e quello che prova lei, sarebbe sicura che la bilancia di lei andrebbe nel profondo e quella di V. S. se n'andrebbe al cielo: di Geppo poi non bisogna ragionare. Il Sig.r Rondinelli ha questa settimana pagati li 6 d. a Vincenzio Landucci, et havuto due ricevute, una per il mese passato, l'altra del presente(461). Intendo che stanno bene lui et i figliuoli; quanto al lor governo, non so come si vadia, non l'havendo potuto spiare da nessuna banda. Mando altra pasta delle medesime pillole, e la saluto di tutto cuore insieme con le solite e il S.r Rondinelli. Nostro Signore la conservi.
Di S. Matt.o in Arcetri, li 20 di Agosto 1633.
Di V. S. molto Ill.reFig.la Aff.ma
Suor Maria Celeste.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r Padre mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Siena.
2649.
MARIO GUIDUCCI a GALILEO in Siena.
Firenze, 20 agosto 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 264. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r e P.ron mio Oss.mo
Avevo inteso la settimana passata la risposta del S.r Ambasciadore, chè l'aveva detto il S.r Bocchineri al S.r Tommaso Rinuccini; e dubito che il fare instanza della grazia libera, per descendere a potere avere per confino la villa, senza potere venire alla città, non sia per succedere, perchè, secondo che intesi più tempo fa, N. S. aveva detto non so che di Certosa(462), il qual luogo non mi pareva punto a proposito per la sanità di V. S., poichè, oltre all'avere a stare a discrizione di frati, per necessità non arebbe mai potuto mangiar carne.
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