La Madre badessa, il S.r Rondinelli e tutte l'altre gli tornano dupplicate salute, et io da Dio benedetto gli prego abbondanza di grazie celesti.
Di S. Matteo in Arcetri, li 3 di 7mbre 1633.
Sua Fig.la Aff.maSuor Mar. Celeste.
2672*.
MARIO GUIDUCCI a GALILEO in Siena.
Firenze, 3 settembre 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 23. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r e P.ron mio Oss.mo
Ho letto con grandissimo gusto l'ultima di V. S., vedendo che le turbulenze non le hanno punto levato l'animo di speculare. Ho conferito con i nostri comuni amici intendenti le sue speculazioni, la prima delle quali pare maravigliosa, nuova e pellegrina; e quando le piacerà di farcene parte, ne riceveremo il complimento intero del gusto. Quanto all'altre due proposizioni che accenna ritrovate da lei in materia del getto della campana, già che come ella dice, sono così recondite e di tanto difficile immaginabilità, non saprei che dire, se non che, mentre al gusto squisitissimo di V. S. appariscono degne di essere esposte in luce, ancorchè tanto pericolose di non esser credute ancorchè sensibili, tanto più ci si fanno desiderabili. Io discorsi ieri, insieme col S.r Tommaso Rinuccini, col S.r Pietro Tacca, il quale, come credo che V. S. sappia, è il più diligente gettatore che ci sia e forse ci sia mai stato; il quale ci disse che la cagione dello sforzamento della forma per lo più suole avvenire dal non essere imbossolata bene, la qual fattura richiede un mondo di diligenze, che tralasciate posson render imperfetta l'opera: e mi dice che quando cotesto maestro gettò qui la campana del Palazzo, fece alcuni errori anche fuor dell'imbossolatura, perchè la campana venne di fuora sfogliata, onde il suono non è grato, e molto più pareva spiacevole avanti che vi si facessi l'orecchio.
| |
Madre Rondinelli Dio S. Matteo Arcetri Fig Mar Siena Tommaso Rinuccini Pietro Tacca Palazzo
|