Tuttavia mi giova credere che in un'opera così grande harà fatto ogni suo sforzo acciò venga perfetta, et il mancamento arà auto dependenza dal non avere preveduto le cagioni pensate da V. S., le quali se con suo comodo potrà o le parrà di accennare, io ne tratterò qui e ne discorrerò con gli amici, e ne terrò qualche proposito col S.r Tacca, che mi pare huomo docilissimo e gentilissimo. Desidererei bene molto più di sentire queste e simili cose dalla sua voce che per lettere; ma ho qualche timore che così di corto non sia per succedere, scrivendomi la mia sorella(490) (la quale fa riverenza a V. S.) che ne ha parlato con la S.ra Ambasciatrice, e che per ancora non si sperava di ottenere la grazia.
Rendo grazie a Mons.r Ill.mo Arcivescovo del saluto fattomi, pregando V. S. a farli in mio nome reverenza, come parimente fo a V. S., supplicandole per fine da S. D. M.tà ogni più bramata felicità.
Firenze, 3 di Sett.re 1633.
Di V. S. molto Il.re et Ecc.maSer.re Obb.mo e Aff.mo
Mario Guiducci.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Siena.
2673*.
GIORGIO BOLOGNETTI ad ANTONIO BARBERINI in Roma.
Firenze, 3 settembre 1633.
Cfr. Vol. XIX, Doc. XXIV, b, 58) [Edizione Nazionale].
2674*.
PAOLO DELLI FRANCI ad ANTONIO BARBERINI in Roma.
Ferrara, 3 settembre 1633.
Cfr. Vol. XIX, Doc. XXIV, b, 55) [Edizione Nazionale].
2675*.
FRANCESCO NICCOLINI a GALILEO in Siena.
Roma, 4 settembre 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 332. - Autografa la sottoscrizione.
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