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5 Sept.(535) 1633.
2697*.
GERI BOCCHINERI a [GALILEO in Siena].
Firenze, 16 settembre 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 289. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Mi rallegro di sentire dalla lettera di V. S. de' 13, ch'ella stesse con buona salute. Se il S.r Aggiunti mi pagherà denari per V. S., li serberò a suo conto; et è bene pensare a proveder del vino, perchè questo anno vuole essere assai più caro di quel che è hora.
Non si harebbe a denegare la facultà o dispensa del potere V. S. andare in villa con Mons.r Ill.mo Arcivescovo; ma la tempesta non debbe forse esser quietata del tutto contro di V. S., perchè il S.r Can.co Cini mi ha conferito questa mattina che un certo pretino, segretario o cancelliere qui dell'Inquisitore, ha detto che giornalmente vengono di Roma qua et costà commissioni di vedere et d'informarsi se V. S. sia mortificata et se li suoi amici et scolari faccino conventicole. Però V. S., per dar gusto a chi lo desidera, procuri pure di mostrar apparentemente mortificatione.
Il Cav.re Buonamici, appena giunto qua, se ne andò a Prato, onde non hebbi tempo di domandarli di V. S.; a chi havendo io scritto hiersera(536), non ho adesso che soggiugnere, et le bacio le mani.
Di Fiorenza, 16 Sett.re 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOblig.mo Parente et Ser.re
Geri Bocchineri.
Domani o l'altro partiranno per costà Geppo et Simone suo padre, havendo io procurato hoggi loro le bullette di sanità; ma per quello che sento hora, che sono le 2 di notte, essi incontreranno delle difficoltà nel passare nel Sanese.
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