Sto poi attendendo con desiderio grandissimo la sua dimostrazione; e per fine mi raccomando con immenso affetto alla sua da me riveritissima grazia.
Fir., 17 Settembre 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Mio fratello è sagrestano della Compagnia di S. Benedetto, e servitore di V. S. Il Sig.r Dino nè anco stasera penso che potrà scriverle, impedito da un diluvio di faccende fastidiosissime.
Dev.mo et Oblig.mo Ser.reNiccolò Aggiunti.
2701*.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Siena.
Roma, 17 settembre 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 295. - Autografa.
Ecc.mo e molto Ill.e Sig.re e P.ron Col.mo
Credo che V. S. molto Ill.e haverà intesa la mia longa indisposizione dal Sig.r Masotti(544): hora, per grazia di Dio, mi ritrovo con buono miglioramento del corpo, se bene, quanto all'animo, non è possibile mai più sperare consolazione. Del tutto lodato Dio.
Mi ritrovo il refe per le Sig.re Monache sue figliuole; ma se non ho sicura l'occasione di mandarlo, non voglio che vadia male, chè Dio sa quando la potessi servire. La supplico fare humilissima riverenza a Mons.r Ill.mo Arcivescovo in nome mio, e mi scusi se son breve, perchè mi ritrovo con qualche debolezza della testa. Li fo riverenza e li vivo servitore di vero cuore.
Roma, il 17 di 7mbre 1633.
Di V. S. molto Ill.e et Ecc.maSig.r Gal.o
Devotis.o e Oblig.mo Ser.re e Dis.loDon Bened.o Castelli.
Fuori, d'altra mano: Al molto Ill.re Sig.r e P.ron Col.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Siena.
2702.
NICCOLÒ CINI a GALILEO in Siena.
Firenze, 17 settembre 1633.
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