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BENEDETTO MILLINI a GALILEO in Siena.
Roma, 25 settembre 1633.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXX, n.° 64. - Autografa.
Molto'Ill.re et Ecc.mo Sig.re e P.ron mio Oss.mo
Per trovarsi il nostro Sig.r Tolomei(573) indisposto del suo male solito, che l'ha travagliato per sei giorni, ho preso io quest'ardire di scrivere a V. S. e darle nuova di due servitori suoi, tanto veri e di cuore come professiamo d'esserle il Sig.r Tolomei et io.
Esso ricevè la gratissima di V. S. de' 21, coll'inclusa pel P. D. Benedetto Castelli, la quale fu ricapitata hieri al tardi; e la ringratia infinitamente di quello che V. S. opera per lui co 'l Sig.r Primicerio(574), con cui lo prega a fare sua scusa se non gli scrive, poichè l'indispositione sua no 'l permette per hora; a suo tempo il farà, con ringratiare sua Sig.ria R.ma della prontezza e del desiderio che mostra di spedire con ogni favore i suoi negotii, conoscendo benissimo il Sig.r Tolomei di non poter migliorare in cotesta causa di guida e di protettore. Prego V. S. a voler rappresentare al Sig.r Primicerio questo senso del Sig.r Tolomei, e conseguentemente l'obligo che deve a S. S.ria R.ma Quest'altra mattina esso medesimo scriverà a V. S., e supplirà meglio alla dichiarazione del suo sentimento. Hieri mattina prese una medicina leggerissima, la quale gli sgombrò ogni cattivo humore dal corpo, sì che per hora non gli è restato altro che una fiacchezza di testa, effetto susseguente alle medicine. Continua la sua purga, con fermissima speranza di toglier via la radice del male, hora che si è scoperta.
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