A me più d'ogn'altra cosa mi duole il vederla penare senza poterli dar alcuno aiuto, perchè i rimedii non gl'apportano giovamento.
Hieri s'imbottorno li 6 barili del vino dalle Rose(590), e ve n'è restato per riempier la botte. Il Sig.r Rondinelli fu presente, sì come anco alla vendemmia dell'orto, e mi disse che il mosto bolliva gagliardamente, sì che sperava che volessi riuscir buono, ma poco; non so già ancora, quanto per l'appunto. Questo è quello che per hora così in fretta posso dirgli. La saluto affettuosamente per parte delle solite, et il Signore la prosperi.
Di S. Matteo in Arcetri, li 3 di 8bre 1633.
Di V. S. molto Ill.reFig.la Aff.ma
Suor M.a Celeste.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r Padre mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Siena.
2736*.
PAOLO EGIDIO da COMO ad ANTONIO BARBERINI in Roma.
Reggio, 4 ottobre 1633.
Cfr. Vol. XIX, Doc. XXIV, b, 71) [Edizione Nazionale].
2737.
GIO. MICHELE LINGELSHEIM a MATTIA BERNEGGER in Strasburgo.
Heidelberg, [5 ottobre 1633].
Bibl. Civica di Amburgo. Supellex epistolica Uffenbachii et Wolfiorum, Folio-Band XVI, car. 42. - Autografa.
Vir clarissime, frater optatissime,
Literae tuae, 4 Sept.(591) scriptae, recte mihi, quamvis tarde, redditae, sed diu ante Galilaeus, quem avidissime perlegi maxima cum voluptate; ac quamvis verbositas mihi quoque molesta esse soleat, tamen illa ipsa facundia placuit, ac pro dialogorum genio pàrerga illa etiam suam iucunditatem attulerunt. Macte virtute tua, qui labores non refugis in utilissimo opere nostris hominibus communicando.
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