Desidero di sapere se V. S. gode tuttavia la conversazione di Mons.re Arcivescovo, o pure se egli se n'è andato alle ville, come mi disse Geppo che haveva inteso che doveva seguire; il che mi persuado che a lei saria stata non piccola mortificazione.
Suor Luisa si trattiene in letto fra medici e medicine, ma i dolori sono alquanto mitigati, con l'aiuto del Signor Iddio; il quale a V. S. conceda la Sua santa grazia. Rendo le salute in nome di tutte, e le dico a Dio.
Di S. Matt.o in Arcetri, li 8 di 8bre 1633.
Sua Fig.la Aff.maS.r Mar. Celeste.
La Piera in questo punto mi ha detto che il vino dell'orto sarà un barile e 2 o 3 fiaschi, e che fa disegno di mescolarlo con quello che si è ricevuto, perchè da per sè è molto debole. Quello di S. Miniato si aspetta oggi, chè così ha detto il servitore del S.r Niccolò(597) fino hierlaltro, et io adesso l'intendo.
2742*.
MARIO GUIDUCCI a GALILEO in Siena.
Firenze, 8 ottobre 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 35. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r e P.ron mio Oss.mo
Trovomi dua gratissime di V. S., ricevute ieri e ier l'altro. E quanto all'ultima, le dico aver presentato la lettera a Mons.r Sommaia(598), il quale dice che ordinerà al bidello che li mandi il mandato, chè subito lo soscriverà e me lo manderà o darà, e che giovedì sera si potrà avere sottoscritto. Il nome del S.r Taddei, che fa il banco per i SS.ri Riccardi, è Giovanni.
Circa all'altra lettera, le dico come il P. Visconti(599) era partito per Bologna alcuni giorni sono, ma dovrà essere in breve di ritorno; però gli serbo la lettera, chè non mi pare a proposito mandargliela dietro.
| |
Mons Arcivescovo Geppo Luisa Signor Iddio Dio S. Matt Arcetri Fig Mar Piera S. Miniato Niccolò Siena Mons Sommaia Taddei Riccardi Giovanni Visconti Bologna
|