Così dunque si farà, se V. S. intanto non mi ordini in contrario.
Prego V. S. d'intendere a mio nome dal S.r Can.co Cittadini(627) a che segno siano le cose di M.a Iuditta Perini (che è una donna Sanese, che sta nelle Malmaritate), cioè se si possino risquotere, et quando, li suoi crediti et vendere la sua casa. Questa è una stucchevolissima befana, et non mette conto il fare cavalocchio per lei nè inimicarsi gentilhuomini, come ella pretendeva che facesse il S.r Canonico, la quale verrà a fare li fatti suoi da sè, così persuasa dal S.r Balì Cioli et da me; ma nondimeno non ho potuto sfuggire di scriver questo a V. S. Et le bacio di cuore le mani.
Di Fiorenza, 22 di Ott.re 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
La Corte si trattiene alle cacce del Poggio.
Oblig.mo Parente et Ser.reGeri Bocchineri.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Siena.
2754*.
MARIA CELESTE GALILEI a [GALILEO in Siena].
Arcetri, 22 ottobre 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 241. - Autografa.
Amatiss.mo Sig.r Padre,
Mercoledì passato fu qui un fratello del Priore di S. Firenze a portarmi la lettera di V. S. insieme con l'invoglietto del refe ruggine, il qual refe, rispetto alla qualità del filo che è grossetto, par un poco caro; ma è ben vero che la tintura, per esser molto bella, fa che il prezzo di 6 crazie la matassa sia comportabile.
Suor Luisa se ne sta in letto con qualche poco di miglioramento, et oltre a lei haviamo qua parecchie altre ammalate; che se adesso ci fossi il sospetto della peste, saremmo spedite.
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