Molto Ill.re et Ecc.mo S.re P.ron mio Oss.mo
Sento incredibil contento dall'intendere il buon progresso delle speculazioni di V. S. e la speranza che ha di continuare questo verno in iscrivere: perchč, oltre al sollevamento che le dą il gusto di ritrovare cose nuove e pellegrine, sono di parere che sia per arrecarle notabilissimo scarico delle passate traversie appresso di qualsivoglia persona intendente; le quali vedranno che V. S. non s'era talmente ingolfata, come molti hanno detto, nella considerazione del sistema Copernicano, che non avesse altrettanto e pił filosofato intorno ad altre materie, lasciate sino a ora illibate dagli altri ingegni: anzi, essendo queste di sua propria invenzione e provate con rigorose dimostrazioni geometriche, faranno fede al mondo che gli errori sono stati d'altri, benchč resi pił probabili da lei; ma quello che depende totalmente et ha avuto principio dal suo ingegno, conclude necessariamente e senza alcuna sorta di scrupolo.
Mi par mill'anni che s'effettui la buona volontą del Sig. Card.le Barberino circa al rimandarla alla sua quiete; e sino a che io non la vedo qua, temo sempre di qualche intoppo. Piaccia al Signore che il mio timore sia vano, e che tornando in qua possa continuare con maggior fervore e quiete i suoi studi. E facendole reverenza, le prego da S. D. Maestą sanitą e ogni bene.
Firenze, 22 di Ottobre 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maObl.mo e Aff.mo Ser.re
Mario Guiducci.
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