Di Fiorenza, XVI Nov.re 1633.
Soggiugnendole che con questo ordinario non ho lettere di V. S.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOblig.mo Parente et Ser.re
Geri Bocchineri.
2781*.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Siena.
Arcetri, 18 novembre 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 253. - Autografa.
Amatiss.mo Sig.r Padre,
Ho ricevuta la sua gratissima insieme con li 4 biricuocoli, quali ho consegnati alla Piera acciò li dispensi alle vicine. Mi son grandemente rallegrata di sentire che V. S. esca fuori della città a pigliar aria, perchè so quanto gli sia utile e dilettevole. Piaccia pur a Dio che ella possi venirsene presto a goder la sua casetta, per il fitto della quale ho mandato stamani a i padroni li d. 17 1/2, perchè facevano instanza di haverli, et a V. S. mando la nota delle spese fatte per la medesima casa: dicendole anco come il fabbro ha reso li 3 barili di vino che ci doveva; è di quello del Navicello, et è buono a bastanza per la servitù: sì che adesso si è riavuto tutto quello che si era dato, o per dir meglio prestato.
La verdea non è ancora in perfezione; ma quando sarà, procurerò di haverne della esquisita, e quest'huomo ci farà servizio di portarla. Volevo mandargli delle melarance dell'orto, ma dalla mostra che me ne ha portata la Piera ho veduto che non sono tanto fatte. Se la buona sorte faceva che V. S. trovassi almeno una starna o cosa simile, l'havrei havuto carissimo per amor di quella poverella giovane ammalata(671), la quale non appetisce ad altro che a qualche salvaggiume.
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