Io non lascio offizio nè diligenza imaginabile, insieme con Alessandro(683), che possa giovare al negozio; et stimeremmo intanto bene che V. S. scrivesse al S.r Sen.re Cosimo del Sera, che so che le vuol bene, rallegrandosi prima dell'esser fatto Depositario, et poi lo pregasse di raccomandar caldamente al S.r Luca il S.r Vincenzio, credendo io che questo offizio gioverebbe assai: et è ben dovere che tutti ci sbracciamo per sostenerlo, tanto più che le sue eccezzioni et querele non eccedono l'huomo dabene. Al S.r Balì non ho ancora presentata la lettera, per aspettar di discorrer seco del negozio di nuovo, già che da 3 giorni in qua siamo tutti stati occupatissimi.
Ho trovato 60 pere, che mi paiono bellissime, con 7 melagrane; le ho accommodate in una cassettina, et 7 di esse, che non sono potute entrare nella cassetta, le ho messe in uno cestino con le melagrane; et l'uno et l'altro collo io l'ho consegnato, perchè giunghino più presto, al procaccio Bardella, acciò li consegni costì al S.r Cittadini, Maestro della posta, franchi di porto, havendolo io pagato qui: et costano in tutto lire dieci, così accommodate, et condotte che saranno. Piaccia a Dio che arrivino ben condizionate.
La ringrazio di quanto V. S. mi ha risposto de' denari di quella donna(684), la quale aspetta con desiderio il S.r Can.co Cittadini(685), che le porti anche quella scritta, perchè senz'essa non può haver l'anello.
La prego di leggere, recapitare et di accompagnare anche in voce, l'aggiunta per il S.r Bernardo Conti, creditore di certo residuo di pensione della Cancelleria de' fabbricanti di nostro padre(686): la quale era cara solo per la pensione, non che per altro; et chi chiede tempo, et non grazia, merita di essere essaudito: ma se Mess.
| |
Alessandro Sen Cosimo Sera Depositario Luca Vincenzio Balì Bardella Cittadini Maestro Dio Can Cittadini Bernardo Conti Cancelleria Mess
|