Della già stampata finalmente dal Giesuita(702) dirò solo che è tutta passi di Scrittura et autorità di SS. PP., sì come io m'aspettavo, con molti nuovi punti messi de Fide. Ma che? già gli sarà venuta alle mani; et io, per non sdegnar le Muse di V. S. E.ma, finirò, pregandogli da Dio lunga e quieta vita e baciandogli con ogni affetto le mani.
Roma, il dì 3 Xmbre 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSe.re Affetio.mo et Oblig.mo
Raffaello Magiotti.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Siena.
2802.
FRANCESCO NICCOLINI a GALILEO [in Siena].
Roma, 3 dicembre 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 330. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
Molt'Ill.re Sig.r mio Oss.
Sua Santità essendo intervenuta nella Congregatione del S. Offitio di giovedì passato(703), si contentò di permettere a V. S. che da Siena ella se ne potessi passare alla sua villa, per starvi con ritiratezza e senza ammettervi molte persone insieme a discorsi nè a magniare, per levar ogn'ombra che ella faccia, per così dire, accademia o tratti di quelle cose che le posson tornare in pregiuditio, come io son sicuro che la farà per conseguire tra qualche tempo la grazia intera. Così m'ha fatto sapere S. B., acciò io l'avvisi a V. S.; la quale potrà muoversi a suo piacere senz'aspettar altro decreto in questo proposito, soggiugnendole che non li son prohibite le visite de gl'amici e de' parenti, pur che non dien ombra, come sopra.
Io haverei voluto poter darle parte della fine totale di questo negozio per la sua intera quiete, ma conviene, come ella sa, in questo paese andar a passo passo, massime in queste materie; e per spuntar anco questo, ci è bisognato che il S.r Card.l Barberino vi s'affatichi e vi adopri della sua autorità. E pregandola di gradir il mio affetto e particolare desiderio di servirla, le bacio le mani.
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