So che il S.r Mario(725) l'averà aspettata con ansietà, e se la goderà di bei pezzi. N. S. la conservi sana e lungo tempo.
V. S. diami occasione di servirla come desidero. Mia moglie(726) et io la ringraziamo del'agurio delle buone Feste, quali a V. S. lei et io rendiamo duplicate per moltissimi anni felicemente con quanto la desidera, e gli facciamo umilissima riverenza.
Di Roma, li 17 di Xbre 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDev. Ser.re Ob.mo
Orazio Cavalcanti.
2820.
BONAVENTURA CAVALIERI a [GALILEO in Arcetri].
Bologna, 17 dicembre 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 37. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.o
Se bene io non ho da molto tempo in qua scritto a V. S. Ecc.ma, cioè per il tempo de' suoi travagli, non è però che io non li habbi sentito con quella passione che si può imaginare; intomo a' quali non mi diffonderò in consolarla per non offendere la sua molta prudenza et il valore dell'animo, co' quali so ch'havrà saputo superar detti passati travagli. Desidero bene adesso intendere come se la passa con buona salute, et in somma di udir qualche nuova del suo ben stare.
Io stampo la mia Geometria(727), e devo essere alla metà. Mi viene a taglio di inserirvi quella propositione che una volta mi dimandò, cioè data la ac segata comunque in b,
[vedi figura 2820.gif]prolungarla come in d, sì che il cubo della ad s'adegui alli cubi ac, bd(728): perciò gliene scrivo, perchè s'ella se ne havesse a servire, io la tralascierò; ma desidero me ne avisi presto, poichè son vicino al luogo dove la metterei.
| |
Mario Feste Roma Xbre Cavalcanti Arcetri Geometria
|