Siena, 20 dicembre 1633.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 360. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.re e P.ron mio Col.mo
Ritornai da Colle la stessa mattina che ella s'era partita per la volta di Firenze; e benchè io sentissi non poco gusto delle sue consolationi, fu per ogni modo contrapesato dal dolore che hebbi di non poter ritrovarmi alla sua partenza, ed offerirmele di nuovo per quel devotissimo servitore che desidero esser da lei tenuto et adoprato, dovunque mi conoscerà buono.
Questa quaresima andrò a predicar a Genova, e spero di far la strada di Firenze, se il passaporto non me l'impedisce, a rivederla e riverirla e goder anco un giorno de' suoi dolci ragionamenti: e mi creda, Sig.r Galileo, che non io invidio altra fortuna a' Sig.ri Fiorentini che quella di poter ascoltar tal volta le sue dotte compositioni. Le auguro fra tanto felicissime queste Sante Feste et un Capo d'anno colmo d'ogni contento, con cent'altri appresso.
Ne' versi che lasciai a V. S. desidero che quel verso: Alma Venus Phaebique soror etc.(735), V. S. lo accommodi: Phaebus, et alma soror, sacri et dea candida Cypri, benchè habbiano forse di bisogno d'esser accommodati, o per dir meglio abbrugiati, tutti, non essendo cosa degna d'un par suo. A cui per fine bacio le mani di tutto cuore.
Di Siena, adì 20 di Xmbre 1633.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Dev.mo Ser.eD. Vincenzo Renieri, Monaco Olivetano.
2828*.
GIOVANNI VANNUCCINI a [GALILEO in Arcetri].
Siena, 20 dicembre 1633.
Bibl. Naz. Fir. Appendice ai Mss.
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