Ma pur V. S., con il darne nuova, raddoppia a me l'allegrezza e assicura gli altri sua partiali, se bene ciascuno ha hauto ferma credenza che l'oppositioni che ella ha trovato dovessero servirli di exaltatione, e gli ostacoli de' maligni fargli strada a gloria incomparabile. Spero rivederla di qua presto, dove già, superata l'invidia, deva godere una perfecta quiete; e questo è il desiderio di tutti noi, e di mia moglie e figliuoli specialmente, che gli rendono duplicati saluti. E io per fine li fo reverenza, baciandoli affettuosamente le mani.
Di V. S. molto Ill.re
Oblig.mo Serv.re e Parente
Ottavio Galilei.
2837**.
LORENZO PETRANGELI a GALILEO in Firenze.
[1633].
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XV, car. 23. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Oss.mo
Son passati diciotto mesi da che per gl'imminenti pericoli mi convenne, in compagnia di Mad.a Ser.ma Elettrice, partir da Monaco; e perchè nel corso di questo tempo ho ricevute più e più lettere, e piene di dolore e di lamentationi, dalla Sig.ra Anna Clara(750), non posso non raccomandarla con tutto l'animo a chi più tocca, per tanti rispetti, il soccorrerla: e certo è cosa degna di compassione il vedere quello che ella habbia patito nel concorrer con gl'altri al pagamento di sì grosso taglione imposto dal Re Sveco(751) a quella città, e quello che tuttavia si patisca e da lei e dagl'altri per haver l'inimico a le porte. Spero dunque che V. S. molto I. sarà ricordevole di questa povera famiglia e della parola già datagli di volerla soccorrere et haver sempre in su[a] cara protettione; e così il Signore habbia la persona di V. S. molto I., con moltipllcate benedittioni.
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