Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDevotiss.o Ser.e
Girol.o Bardi.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio P.ron Col.oIl Sig.r Galileo Galilei, Mat.co di S. A. S.
Firenze.
2839**.
ALESSANDRO MARSILI a [GALILEO in Arcetri].
Siena, 3 gennaio 1634.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 78. - Autografa.
Molto Ill.re ed Eccl.mo Sig.r et P.ron mio Oss.mo
La cortesia di V. S. Eccl.ma come mi prometteva, in ogni opportunità che li si fosse per porgere, una secura protezzione delle mie debolezze(5), così per una scritta al Sig.r maestro di casa(6) di Monsig.re Arcivescovo(7), sento esser stato sopprabondantemente favorito appresso l'Alte.za Ser.ma; del che ne resto a lei infinitamente obligato, desiderando che se la sua partenza di qua mi ha privato di poterla servir presente, non voglia la sua gentilezza tenere otiosa la mia servitù, con non comandarmi per sue lettere in quello che mi conosce atto a servirla, bramando che altrettanto quanto li vivo di quore servitore, sia da lei esercitato con i suoi comandamenti. E con tal fine baciandole affettuosamente le mani, li fo reverenza.
Di Siena, il 3 Gennaro1633(8).
Di V. S. molto Ill.re ed Eccl.maAff.mo et Obbl.mo Ser.re
Alesandro Marsili.
2840**.
ASCANIO PICCOLOMINI a GALILEO [in Arcetri].
Siena, 3 gennaio 1634.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 5. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re S.r mio Oss.mo
Hiersera il mio maestro di casa(9) mi fece vedere l'amorevolissima lettera di V. S., accompagnata di fuori dall'esquisitezza de' suoi regali, e dentro piena di quelle nuove che, per consolatione di V. S. e per mio propio interesse, io non potevo desiderare le migliori; e perchè a queste posso chiamare a parte il nostro S.r Dottore Marsili(10), mi prometto di sollevarlo a quell'allegrezza che non piena ha havuto nel parto della sua Sig.ra consorte, che gl'ha fatto una bambina.
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