Quanto i regali di V. S. son venuti benissimo conditionati, tanto intendo ch'era stato un poco mal condotto il vino(11). Nel mandar quello del brutto nome, vedrò d'usare un po' più diligenza. Tra tanto mi metto in ordine d'arrivar fino alla villa per goder quattro giorni di bel tempo e far due cacce, a fine di vedere se havrò un po' di fortuna di far vedere a Suor Maria Celeste un poco delle nostre salvaticine. In tanto la saluti carissimamente da mia parte, rallegrandomi seco ch'havrà potuto goder V. S. in quello stato di salute che tutti li suoi servitori li desiderano. Auguro a V. S. felicissimo l'anno nuovo; ed augurandoli il colmo d'ogni felicità, le bacio con ogni affetto le mani.
Siena, li 3 Gennaio 1634 a N.teDi V. S. molto Ill.re
S.r Galileo Galilei
Devot. Ser.
A. Arc.vo di Siena.
2841.
NICCOLÒ AGGIUNTI a GALILEO in Firenze.
Pisa, 4 gennaio 1634.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 80. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
Col ritrovamento del libro(12) posso dire di havere ancor io ritrovata ogni smarrita allegrezza e giocondo pensiero. V. S. ha fatto bene a darmi la nuova subito, chè mi ha cavato d'un'ambascia orribilissima. Vengo adesso, con l'animo tranquillo e pieno di interno giubilo, ad abbracciarla e rallegrarmi seco del contento che haverà sentito nel rivedere la sua casa, i suoi amici e parenti cari, e godo sommamente ancor io del soavissimo frutto che è nato a V. S. dall'amara radice de' suoi disgusti passati; dico della visita fattale dal Ser.mo Padrone, quale già sapevo con molto mio gusto che havea tal volontà, ma molto più volentieri ho inteso che egli l'habbia effettuata, e che nel medesimo tempo, honorando V. S., habbia honorato sè stesso, mostrando di havere in venerazione la virtù.
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Suor Maria Celeste Gennaio Galileo Galilei Arc Siena Firenze Padrone
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