Geri Bocchineri.
Fuori: Al S.r Gio. B.a Vernacci,
Maestro di casa di S. A. S.
2887.
GIO. BATTISTA VERNACCI a [GERI BOCCHINERI in Firenze].
[Firenze, 18 febbraio 1634].
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XV, car. 83. - Autografa. È scritta dappiedi alla lettera che pubblichiamo col n.° 2885.
L'ordine che io ebbi da S. A. fu di dare al S.r Galileo cinque barili di vino bianco di Castello, e sempre che egli mandi gli sarà consegnato. Mi perdoni se non lo posso compiacere, poi che non uscirei del comandamento di S. A. S. E le bacio con ogni affetto le mani.
Di V. S. molto Ill.reAff. Ser.
Gio. Bat.a Vern.ci
2888*.
GIO. MICHELE LINGELSHEIM a MATTIA BERNEGGER in Strasburgo.
Heidelberg, 19 febbraio 1634.
Dalla pag. 63 dell'opera citata nella informazione premessa al n.° 2646.
....Sed, quaeso, quomodo procedit, Galilaeus tuus? Hiems iam praeceps ruit, quem finem labori tuo proposueras. Eiusmodi malo considerare quam publica, quae ruunt culpa universorum....
Heidelb., 9 Febr.(129) 1634.
2889**.
GERI BOCCHINERI a GALILEO [in Arcetri].
Firenze, 21 febbraio 1634.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 118. - Autografa.
S.r mio,
L'ordine del vino si è dato; et io ho pregato, et poi anche protestato, che sia dato buono, secondo la qualità che V. S. di mano in mano vorrà, acciò non si habbia a ricorrere di nuovo a S. A., la quale mi riferisce il S.r Soldani(130) che disse al Maestro di casa(131), maravigliandosi della sua stitichezza(132): "Et che importava egli darlo a fiaschi o a barili(133), che si havesse a negare questa sodisfattione al S.r Galileo?
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