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      In tanto ci dà questa medesima certezza la lettura di Messer Scipione(139); e se Messer Rocco lo pareggerà, non farà poco.
      Habbiamo letta e compresa quell'immensa balordaggine circa le macchie solari accennataci da V. S. Veramente non può esser più madornale nè più palpabil castroneria in tal materia. A suo tempo ce ne varremo, come anco di qualunque altra cosa tale, che da lei venisse in detto libro notata.
      [vedi figura 2891.gif] Lodovico mio fratello mi propone, in forma di problema, questo quesito: Come si potrebbe fare che una barca passasse a traverso un fiume di corso velocissimo senza movere altro che il timone di detta barca? Qui io non veggo, mentre la barca sia esposta senza alcun ritegno al corso del fiume, che il timone possa operar niente, perchè nell'esser portata la barca dalla corrente il timone e l'acqua cammineranno con l'istessa velocità, e però l'uso del timone sarà nullo. Andavo dunque considerando, se dando qualche ritegno alla barca, si potesse sodisfare al quesito; et a me pare che se la barca fusse infilata per prua nel cavo ab, in modo che ella potesse scorrer per detto cavo, all'hora potesse anco essere, che movendosi il timone da una parte, la prua dovesse per il cavo scorrere verso l'altra, e così a poco a poco condursi da una riva all'altra. Non ho tempo di dichiararmi meglio, ma credo che ella mi intenderà anco con questo poco. Desidero sentire il suo parere; e perchè l'hora è tardissima, e Gio. Batista Pieratti, lator della presente, hor hora monta in carrozza e parte col procaccia, tronco, per non poter far altro, la lettera, e gli prego intera salute e prosperità, baciandogli con interno affetto le mani


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





Messer Scipione Messer Rocco S. Veramente Lodovico Pieratti