Si assicuri pur V. S. che tra gli altri amici e discepoli suoi da me conosciuti (senza pregiudicare ad alcuno) il P. D. Benedetto stimo essere il più affezionato e alla persona e alle cose sue tutte; il quale, per gli honori fattimi da lei e per l'innata sua cortesia, mi ammette, anzi ogni giorno m'invita con affabilità straordinaria, alla sua dotta e dolcissima conversazione, della quale, e d'altre cose, in altro tempo darò a V. S. Ecc.ma compíto ragguaglio.
Il S.r Marchese Strozzi, dalla cui gentilezza ho ricevuto singolarissimi favori, la saluta caramente, et il simile fa il nostro Padre Francesco Provinciale(249); ma io la prego a conservarmi nel numero de' suoi minimi servi. Deo gratias.
Roma, 8 Aprile 1634.
Di V. S. Ecc.ma
Indegniss.o Scolaro e Servo in Christo
Fran.co di S. Giuseppe, Pov.ro della M. D.
2918*.
GIO. BATTISTA DONI a MARINO MERSENNE [in Parigi].
Roma, 8 aprile 1634.
Bibl. Nazionale in Parigi. Mss. fr., Nouv. acq., n.° 6205, car. 245. - Autografa.
.... Pour ce qui est de Galliléi, il y a long temps qu'on luy donné de se retirer à Florance, où il ne bouge d'une sienn maison au champs, qui n'est pas plus loin de la ville qu'un coup de pierre. Du temps qu'il a demeuré à Sienne, il n'a pas esté enfermé dans un cloistre, mais bien en l'archevesché, toutesfois à la large et en continuelle conversation de Monsieur l'Archevesque.
Pour le livre faict contre luy(250), si le peu de temps que j'ay (à cause du partement de Mons.r le Marquis) me permet que je vous en cherche un, je vous l'envoyeray avec ceste cy; si non, par autre occasion.
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