Io l'ho scritta con mia gran fatiga, perchè il considerare in nome di chi io scrivevo mi sbigottiva. V. S. nel mio mancamento accusi il suo comandamento, e mi ami al solito, sicome io le vivo col mio solito osservante ossequio affettuosissimo servitore.
Di Pisa, 12 di Aprile 1634.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDev.mo et Obblig.mo S.re
Niccolò Aggiunti.
2924**.
GIROLAMO BARDI a [GALILEO in Arcetri].
Pisa, 12 aprile 1634.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P, I, T. XI, car. 42. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo
All'honore fattomi di leggere la mia debolissima compositione(258), compositione e per così dire bagatella, essendosi V. S. degnata di aggiongere lodi, quali dalla sua cortesia benignamente dependenti riconosco, non saprei in qual guisa corrispondere, se non manifestarle il mio desiderio di restargliene grato; il che facilmente in parte succederà, se si degnerà di honorarmi de' suoi commandi, che mi saranno favori singolarissimi.
Compatisco alli travagli di V. S., sì per l'età come per altri capi. Stentarò ad appigliarmi al suo consiglio, essendo io troppo amico della verità. Si consoli col ricordarsi che feriunt altos fulmina montes, ma che facilmente in puri lampi degenerano. Con che, augurandole prospere e felici dal Signore le prossime Sante Feste, di tutto cuore me le dedico.
Pisa, li 12 Aprile 1634.
Di V. S. molto Ill.e et Ecc.aDev.mo e Partialis.o Ser.re
Girol.o Bardi.
2925*.
CATERINA RICCARDI NICCOLINI a [GALILEO in Arcetri].
Roma, 22 aprile 1634.
Bibl. Naz. Fir.
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