Ho ricevuto li 25 S.di per il S.r Vincenzio, al quale ho scritto questa sera lo stato di V. S. et il suo sentimento intorno al non viaggiare in questa congiuntura, et voglio credere che se ne asterrà, per esser pronto in tutti i casi a transferirsi subito da V. S. La quale è verissimo che restituì per mia mano li vetri dell'occhiale a S. A.; et io ho ricordato il tempo et il luogo della restitutione al S.r Sisto(263), aiutante di camera dell'A. S., che li ricevette, et egli se ne è rammentato, et S. A. già resta capace et quieta. Il male è che detti vetri si sono mandati via in Spagna, col supposto che non fussero quei medesimi squisiti che l'A. S. prestò a V. S. Ma nè ella nè io habbiamo in ciò colpa.
Anche il S.r Bali Cioli sente gran dispiacere del male di V. S.; le bacia le mani, et crederebbe che fusse bene che V. S., quando potesse senza incommodo, scrivesse al S.r Luca degli Albizi. Et le bacio le mani.
Di Fiorenza, 28 Aprile 1634.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOblig.mo Parente et Ser.re
Geri Bocchineri.
Fuori: Al Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl S.r GalileoGalilei.
In villa.
2929.
FULGENZIO MICANZIO a GALILEO [in Firenze].
Venezia, 29 aprile 1634.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 48. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo Sig. P.rone Col.mo
Hebbi la procura(264), come credo havere dato conto a V. S. molto Ill.re et Ecc.ma, et in virtù di quella si fece l'accordo nelli scudi 40 da £ 7 l'uno; e hieri hebbi, per una rimessa fattami, scudi 40 a conto, de' quali V. S. disponga a suo piacere.
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