A i frutti del Casentino malamente possono corrispondere questi della nostra creta, mentre massime quelli non falliscano all'occhio, e questi bene spesso anco al taglio. Se queste quattro forme che li mando riusciranno tollerabili, se ne continuerà qualche altro saggio; se no, aspetterò che sieno secchi, poichè all'hora tutti riescano più uniformemente. Io passerò l'offitio di cortesia, che V. S. mi comanda, con tutti questi Signori, li quali so che l'amano e la reveriscano quant'ella merita: e molto diversa estate mi farà provare quest'anno l'assenza della persona di V. S.; ma purchè Iddio mi facci goder buone nuove di lei in ogni luogo, tollererò volentieri ogni privatione di mio gusto. E con pregarle ogni desiderata felicità, le bacio con ogni affetto le mani.
Di Siena, li 13 Giugno 1634.
Di V. S. molto Ill.reVero Aff.mo Se.
A. Ar.vo di Siena.
2954*.
GUGLIELMO SCHICKHARDT a MATTIA BERNEGGER in Strasburgo.
Tubinga, 13 giugno 1634.
Dalla pag. 202 dell'opera citata nell'informazione premessa al n.° 2683.
.... Caeterum quo statu Galilaeica versentur, intelligere aveo. Fac, obsecro, si per valitudinem et infinitas occupationes tuas alias lieebit, ut hoc autumno prodeant....
Scrib. 3 Iunii(324) an. 1634, Tubingae.
2955*.
BONAVENTURA CAVALIERI a [GALILEO in Arcetri].
Bologna, 16 giugno 1634.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 70. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.o
Prima di hora non ho potuto ritrovare le poesie del Panetio, come ella desiderava, poichè havendo (alla barba de' buoni poeti) havuto grandissimo spaccio, qua più non se ne trovano; anzi non ho potuto havere se non il Dialogo dell'anima con Christo(325), quale li mando per la presente commodità.
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