Vado pur sollicitando la stampa della mia Geometria(326), ma non ne posso venire a capo, poichè questi stampatori vogliono servire a ciascheduno che li venga alle mani: et il mio desiderio sarebbe ch'ella la vedesse inanzi alla stampa della sua dottrina del moto, acciò con opportunità, piacendoli, toccasse qualche cosa delli indivisibili.
Ho pregato l'Ill.mo Sig.r Conte Alessandro Bentivogli che, con occasione che se ne vien costà, voglia favorirmi di farli havere il detto Dialogo, dal quale, perciò credo lo riceverà. Mi dispiace non haver trovato l'altre poesie(327) del detto Panetio, che liele havrei mandato. Accetti la buona voluntà, e si ricordi di me, che l'amo e stimo al pari di qualunque suo partialissimo, per non dir più d'ogni altro, e mi favorisca de' suoi commandi. Con che li baccio affettuosissimamente le mani.
Di Bologna, alli 16 Giugno 1634.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOb.mo Ser.re
F. Bon.ra Cav.ri
2956*.
MATTIA BERNEGGER a ELIA DIODATI in Ginevra.
Strasburgo, 16 giugno 1634.
Bibl. Civica di Amburgo. Cod. citato al n.° 2613, car. 118t. - Minuta autografa.
Aelio Diodato,
Genevam.
Amplissime Domine,
Et nuper a nobilissimo Brederodio(328) Foscarinum(329), et antea litteras unas alterasque Geneva, accepi, ad quas ideo nihil respondi, quod pridem significasses te Lutetiam esse rediturum. Itaque misi eo non ita pridem ad filium meum aliquod specimen editionis nostrae tibi monstrandum, cuius aliud exemplum his etiam adiungo, cum ut perspicias rem mihi curae esse, tum vero praecipue ut consilium exquiram tuum, quotnam exemplaria putes excudenda.
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