Causò tale affronto non poco risentimento nel zio delli Gaetani, mostrandone grand'offesa; et il giorno seguente s'incontrorno nel Corso, questo, chiamato D. Gregorio, per avventura, a caso, e quello, armato come un S. Giorgio, con buona comitiva a posta fatta; e sfidatisi all'improviso, D. Gregorio investì D. Carlo, ma, trovato sotto il duro, cioè giubbone a piastre, si trovò morto il povero Gaetano con una stoccata datali da uno de' suoi, con miserabil caso d'una carretta che, venendo a passare, fece cadere esso Gaetano, dove sopragiunti quei del Colonna lo ferirno a morte, abbenchè si fosse portato da invitto cavaliere. Da questo avvenimento stanno in rotta le principali famiglie di questa città, e Dio voglia si fermino le cose qui.
Tra le altre cause che vertono in mia bottega, le significo questa solo come curiosa et pellegrina: d'un certo Andrea Casale, Senatore Bolognese, quale essendo in età giovenile andato alla guerra di Fiandra per soldato venturiero, all'assedio d'Ostenda toccò una moschettata, e reputato morto, li compagni occuporno quanto haveva, mandando finte fedi della sua morte e sepoltura. Fu curato e guarito il giovane; e nel tornare verso la patria, preso da' Turchi, è stato 27 anni in schiavitudine. Ultimamente riscattato con altri, venne a Roma in età di 50 e più anni, e dandosi a conoscere con li principali Bolognesi, chi per uno interesse e chi per un altro, trattandosi di m/150 scudi di facultà che bisogna restituirgli, ognuno lo nega, ancorchè si faccino molte prove hinc inde.
| |
Gaetani Corso Gregorio S. Giorgio Gregorio Carlo Gaetano Gaetano Colonna Dio Andrea Casale Senatore Bolognese Fiandra Ostenda Turchi Roma Bolognesi
|