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      Vorrei vedere anco crescere le postille, non perchč il Rocco nč intenda nč tocchi mai cosa al proposito, ma perchč ho concetto certo che in queste postille habbiamo cose stupende, come in questa seconda sono miracolose. Se mette mano al luoco ove fa l'oppositione, che se la sfera tangit planum in puncto, caminando si farā la linea de punti(460), ho gran desiderio de vedere trattato quel particolare bene, ciō č dal Sig.r Galileo(461).
      Il suo debitore(462) ci vorrebbe contare soli 20 altri scudi: li ho fatto intimare che voglio li 40, conforme all'accordato.
      Credo haverā V. S. havuta la manna, che si mandō sabato.
      Veggo V. S. nominare spesso il Saggiatore: io non l'ho, nč lo trovo qni. Non ho se non Nuncius Sidereus e le Lettere al Velsero delle machie solari: il resto da lei scritto lo bramo in estremo. Ho anco gran curiositā che mi honori col dirmi se quel gentill'huomo Bolognese(463) ha scritto cosa alcuna(464) sopra la variatione della meridiana, e se V. S. ha osservato cosa intorno alle stelle fisse, come ne' suoi Dialoghi promete et assegna il modo.
      Mi capita con la sua gratissima di 7 il suo Discorso(465), che sarā il mio gusto della festa di dimani. Et a V. S. bacio di cuore le mani.
     
      Ven.a, 14 8bre 1634.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDev.mo Ser.re
      F. Fulgentio.
     
     
     
      2996**.
     
      ROBERTO GALILEI a GALILEO in Firenze.
      Lione, 16 ottobre 1634.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 89. - Autografa
     
      Molto Ill.e Sig.r e P.ne Col.mo
     
      Il piego che V. S. mi accenna havermi mandato(466), č circa un mese e mezzo, per il S.r Diodati, io l'assicuro di non essermi mai capitato.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





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