Roma, p.o 9bre 1634.
Di V. S. molto Ill.reSig.r Gallileo.
Devotis.o e Oblig.mo Ser.re e Dis.loDon Bened.o Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.re et P.rn Col.moIl Sig.re Gallileo [Gallilei, p.o] Filosofo di S. A. Ser.ma
Fierenze.
3003**.
ASCANIO PICCOLOMINI a GALILEO [in Arcetri].
Siena, 2 novembre 1634.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 79. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re S.r mio Oss.mo
Con questa mia V. S. riceverà da Santi, mio mezzaiolo, tre some di vino bianco, del meglio che si sia trovato in Vescovado(485): se riuscirà come promette ed io vorrei, son sicuro che V. S. ne haverà gusto. Aggradisca in ciò il mio desiderio di servirla sempre con tutto l'affetto, col quale le bacio per fine affettuosamente le mani.
Di Siena, li 2 Nov.re 1634.
Di V. S. molto Ill.reS.r Galileo Galilei.
Dev.o Ser.
A. A.o di Siena.
3004**.
GIOVANNI VANNUCCINI a [GALILEO in Arcetri].
Murlo, 2 novembre 1634.
Bibl. Naz. Fir. Appendice ai Mss. Gal., Filza Favaro A, car. 67. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.re e P.ron Col.mo
Quando ricevei l'honore della prima lettera di V. S. Ecc.ma con le brugne simiane, mi ritrovavo in letto, travagliato da febbre catarrale; e le brugne, come erano da me molto desiderate, così mi furno gratissime. Sentii et appresi il desiderio di V. S. Ecc.ma intorno al vino bianco che desiderava, e stimai a suo tempo di servirla, come havevo già fatto delli sei barili di vino bianco, del megliore che si ricolga in questo paese: del rosso non ho trovato cosa che mi paresse a proposito.
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