Mentre stavo aspettando l'addirizzamento de' tempi e la commodità de' vetturali, m'è comparsa la seconda lettera di V. S. Ecc.ma con una di Mons.r Ill.mo Padrone(486), nella quale mi scrive che io li dia avviso se ho provisto il vino per V. S. Ecc.ma; e rispondendoli di sì, glie ne mandai anco il saggio, quale credo li sia piaciuto, poi che ha dato ordine qui al suo fattore che mandi per i suoi mezzaioli li sei barili di vino a donare a V. S. Ecc.ma a suo nome(487), et a me sia restituito altrettanto vino o denari, di che già me ne so' aggiustato. Se il vino sarà buono e riesca di suo gusto, sarà ogni anno al suo comando, mentre Dio mi darà vita: e ringratiando in tanto V. S. Ecc.ma del'honore de' suoi comandamenti e delle brugne, la prego a favorirmi di una presa delle sue pillole(488), mentre resto pregandole dal Signor Dio ogni maggior felicità.
Di Murlo, li 2 Novembre 1634.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Dev.mo Ser.reGiovanni Vannuccini.
3005.
GALILEO a GIOVANNI TADDEI [in Firenze].
Arcetri, 3 novembre 1634.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IV, car. 99. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.re e Pad.ne Osser.mo
Si è ottenuto di poter metter sul monte d. 500(489); onde io prego V. S. della detta somma, che tiene in mano più tempo fa di mio, esequirne conforme al piacimento di mio figliuolo Vincenzio, per mano del quale ella riceverà la presente: che di tanto gli resterò con obbligo particolare, oltre a i molti altri che tengo a V. S., alla quale, confermandomi servitore prontissimo, bacio le mani.
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