A conto poi delli S.di X che V. S. si contentò fino di Xbre passato, dell'altra somma di denari che havevo di suo, che si pagassero al Conti(499), pensionario già di nostro padre, io adesso ne la rimborso, cioè le mando il conto anche di questi, perchè S. 2. - 13.4 costorno le bericuocole et le calze che V. S. mi fece comprare a Siena, et adesso le mando contanti S. 7. 6. 6. 8, di maniera che resta pari anche questo conto.
Se così stia l'uno et l'altro, prego V. S. di avvisarmelo per mia quiete con un suo verso. Ma io resto ben sempre con debito di servirla, et le bacio le mani, mandandole alcune scritture attenenti alla sudetta compra della casetta, perchè staranno meglio appresso di V. S., che è padrona.
Di Fiorenza, 14 Nov.re 1634.
Questa, con li denari, le sarà resa da Pierino nostro servitore, se intanto non comparisca Geppo.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOblig.mo Parente et Ser.re
Geri Bocchineri.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei.
Con (di 7. 6. 15. 4.
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+ 1634.
+ 1634.
Il S.r Galileo Galilei deve dare addì 20 di Maggio 1634 scudi sei di moneta, mandati contanti a Prato per dare al Norcino per haver castrato Carlino suo nipote.
S.
6.
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Il S.r Galileo Galilei deve havere adì....(500) di Maggio scudi dugento cinquanta, havuti contanti per lui dal S.r Giovanni Taddei, a chi io ne feci ricevuta.
S. 250. - - -
Et addì 9 Giugno, S. 13. - mandati contanti al medesimo S.r Galileo per mano di Geppo, suo servitore
S.
13.
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Et addì detto, S. 6 contanti alla Sestilia, d'ordine del S.r Galileo; disse, per finire di cucirsi un abito
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