Molt'Ill.re Sig.r mio Oss.mo
Il favore che V. S. m'ha fatto in consolatione di Mons.r Nuntio di Venetia(590), io lo stimo grandemente e le ne rendo molte gratie, offerendole all'incontro quanto può depender da me: che per fine le bacio le mani.
Firenze, li 29 Xbre 1634.
Di V. S. molt'Ill.reAmor.mo Aff.mo Serv.re
G. F. Vesc.o di Cagli.
Fuori: Al molt' Ill.re Sig.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
In sua mano.
3045**.
ELIA DIODATI a GUGLIELMO SCHICKHARDT in Tubinga.
Parigi, 29 dicembre 1634,
Kgl. Landesbibliothek in Stuttgart. Cod hist. fol.o n.° 563, Lettere di E. Diodati, car. 17. - Autografa.
.... Gassendus noster per me habuit a Galileo telescopium omnium perfectissimum(591), quo nunc accinctus coelestibus speculationibus in dies attentior incumbit....
3046**.
GIROLAMO BARDI a GALILEO in Firenze.
Pisa, 30 dicembre 1634.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 101. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r P.ron Col.mo
Dall'Ecc.mo S.r Agionti(592) ho inteso il prospero e felice stato di V. S. Ecc.ma, che molto grato mi è stato, del quale con lei di tutto cuore mi ralegro, e priego dal Cielo [ogni] felicità che io a me stesso saprei desiderare.
Hebbi ardire di fare degna commemoratione di V. S. Ecc.ma, come vidde, in scherzi per altro giovenili, da' Padroni ricercatemi. Vorei che la mia penna fosse più avalorata, per poterla honorare come doverei: in tanto augurandole dal Cielo felice l'anno venturo con molti altri apresso, di vero cuore me le dedico e raccommando.
Pisa, li 30 Xbre 1634.
| |
Mons Nuntio Venetia Xbre Serv Vesc Cagli Galileo Galilei Tubinga Stuttgart Lettere Diodati Firenze Agionti Cielo Padroni Cielo Xbre
|