7. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Col.mo
Un'altra volta, quando V. S. Ecc.ma mi vuol regalar tartufi, non me gli mandi sì belli, perchè io gli godo con troppa passione. Ogni volta che io vo per affrontargli col coltello, doppo haver dato loro tre o quattro occhiate con le labbra strette e gl'occhi spalancati, ritiro la mano e non mi basta l'animo a darci dentro, parendomi un peccato a guastargli. Veramente e' son la più sfoggiata cosa ch'i' habbia visto. Mi sono stati gratissimi, e per il lor merito e più per il pregio della mano, sopra ogni altra preziosa, che me gli porge. Ne ho fatto parte, in nome di V. S. Ecc.ma, al Sig.r Pieralli, il quale penso che da sè stesso la ringrazierà, se le reliquie d'una lunga indisposizione che l'ha travagliato glie lo permetteranno. Io per la mia parte le rendo infinitissime grazie, e la prego con tutto l'animo a continuarmi la sua benevolenza, mentre io supplico il Cielo che a lei continui la sanità per un lunghissimo e felicissimo corso di anni. Con questo le bacio reverentissimo la mano.
Di Pisa, 3 Gennaio 1634(602).
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maDevot.mo et Obblig.mo S.re
Niccolò Aggiunti.
3052.
GIOVANNI PIERONI a GALILEO [in Arcetri].
Neustadt, 4 gennaio 1635.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XII, car. 107-109. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio P.rone Oss.mo
Per molti rispetti ho differito di scrivere a V. S. Ecc.ma doppo che dal Sig.r Mario Guidi (che sia in Cielo) ricevei il favore(603) che ella mi mandò, dal quale ho cavato gusti tanto esquisiti, che maggiori non pare che da cose humane si possino havere.
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Pieralli Cielo Pisa Gennaio Obblig Aggiunti Arcetri Mario Guidi Cielo
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