Io son dietro a farne certe altre, che a suo tempo gli comunicherò; ma mi sarebbe di grandissimo avantaggio in esse, sapere da V. S. quanto vadia lungo un pendulo per misurare uno o alquanti secondi di tempo, e se la lunghezza si prenda insino a tutto il corpo grave pendente o insino al centro di esso. Però se piacesse a V. S. darmene notitia, non potrei dirli quanto grato favore mi sarebbe: e potrebbe dirmelo alla misura del braccio di costì, perchè io la ritengo meco esatta.
Non mi posso contenere che io non li dica che li duoi concetti del periodo menstruo e dell'annuo del flusso e reflusso mi sono tanto vivamente piaciuti, che più non credo che potesse essere; e quello dell'annuo mi ha fatto avvertire che forse si potrebbe venire in cognittione di qualche verità del male della podagra, poi che circa i tempi di quello sono tormentati quelli che la portano in sè, de' quali qua son molti e pochissimi non ne sentino all'hora. Ma il Rocco, per vedersi inabile a capirla, s'è contentato d'urtare 'n un orbe magno, del quale urto non penso che saprà guarir mai. Pure ha fatto bene a trascriver tante cose e così belle del libro di V. S. et a lasciare intatte quelle gioie che per la molta nobiltà loro non meritano d'esser legate in così vil materia.
Se il trattato di quel Signore(609) della variatione della meridiana sia publicato, mi sarebbe gran favore il saperlo, per poter far diligenza d'haverne qualche esemplare.
Se io potrò havere un esemplare d'un libretto che m'è stato fatto vedere, procurerò di farlo havere a V. S., et è Inventio quadraturae circuli di Cristiano Severino Longomontano, stampato in Hafnia l'anno 1634(610). Si fonda sopra il persuadersi di dimostrare che l'angolo della contingenza sia nullo, ma quello del semicircolo sia retto.
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Rocco Inventio Cristiano Severino Longomontano Hafnia
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