Bon Dio mio, che fatica vana di un huomo d'ingegno! un volume per trovar testi che poi non m'insegnino nulla! Ne' theologi vi è la sua scusa, ma nelli naturali nissuna.
Non scordi le postille, nè ch' io aspetto le cose sue con estrema avidità, e dico per imparare, non per curiosità. E prego Dio che la conservi in lunga felicità, e li bacio di cuore le mani.
Ven.a, 20 Gen.o 1634(639).
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Galileo.
Dev.mo Ser.rF. Fulgentio.
3065**.
FRANCESCO DI NOAILLES a GALILEO [in Arcetri].
Roma, 21 gennaio 1635.
Autografoteca Morrison in Londra. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re Sig.re
Rendo infinite gratie a V. S. della continuata affettione che mi porta e del'amorevole officio che si è compiaciuta passar meco in desiderarmi felici le Sante Feste, le quali gli l'ho ripregate a lei dal Signor Iddio colme d'ogni bene.
Ho veduto una lettera da V. S. scritta de' suoi interessi al Padre D. Benedetto, ove fa qualche dubbio et ne sta in timore, nè vorrebbe alterare la voluntà de' Padroni; sopra di che posso dirle che, affettionandola io di vivo core, harò sempre la mira alla sua utilità e satisfattione, e per questo sempre traterò li suoi negocii con sicurezza: e però levasi di travaglio, et si riposa nelle opere delli amici suoi(640). E per fine le prego dal Signore Iddio ogni consolatione.
Di Roma, li 21 di Genaro 1635.
Di V. S. molto Ill.reS.r Galileo.
Affe.mo Servitore
Noailles.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.reIl S.r Galileo Galilei.
3066.
FULGENZIO MICANZIO a GALILEO [in Firenze].
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