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      Mi disse havere espressa comissione da Roma in contrario. Le replicai, potere ciò essere dell'opera circa il sistema Copernicano. No, mi replicò, è divieto generale de editis omnibus et edendis. Le dissi: Ma se vorrà stampar il Credo o Pater noster? Restassimo che mi darà copia della comissione, aciò possa ancor io adoperarmi, perchè ho assai rissolutione contra la tirrania, ma col riguardo di non far danno allo stampatore; ma più penso a V. S. Di due cose conviene essere rissoluti: che cose di tanto prezzo non periscano, ma giovino alla posterità; e sono tali che, teste Deo et conscientia, le credo il maggior progresso nel filosofare che sia stato fatto da m/2 anni in qua, e che 'l defraudarne il mondo sia una malignità contra l'humanità; l'altra, che la publicatione non possi nuocere al benefattore. In questo mi passa per mente, che si possi valere di quel mezo di Viena(670), ma in modo cauto; nel che pensiamo se possi servire che io, favorito di questo tesoro, per mia curiosità ne habbia fatta copia e voluto cercare e procurata la stampa, chè non mi curo che gridi chi vuole. V. S. E.ma discorre singolarmente, che non conviene ricevere negativa; nè io ancora la voglio qui a modo veruno: ma se vedrò l'ordine quale di sopra et de edendis, o superare la difficoltà, o trovare modo fuori. Stampati li voglio certo, se V. S. mi continua il favore che li vegga, come instantissimamente la supplico.
      Del Sig.r Rocco l'amico suo(671) ha fatto il retto giudicio. Circa le appostille del quale non intendo stimolare V. S., se non in quanto dalle tre che tengo veggo che cavano dalla sua richissima minera oro purissimo di specolationi non più sentite.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XVI. Carteggio 1634-1636
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 744

   





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